Crittografia

Giovan Batista Belaso

 

 

Un utilizzo della tabula recta, più avanzato rispetto a quello di Johannes Trithemius fu introdotto da Giovan Batista Belaso.

Il sistema funzionava in questo modo: veniva concordata una frase chiave. Questa frase veniva accodata a sé stessa, tante volte quanto era necessario per renderla lunga quanto il testo in chiaro. Si iniziava quindi la crittazione del testo in chiaro prelevando dal primo carattere della chiave ed utilizzandolo per stabilire quale doveva essere la riga della tabula recta, ricercando la riga il cui primo carattere fosse identico. Si utilizzava quindi tale riga come alfabeto per il primo carattere del testo in chiaro. Si passava quindi a prelevare il secondo carattere della chiave per stabilire quale riga della tabula recta dovesse fungere da alfabeto per il secondo carattere del testo in chiaro e così via. In altre parole, la differenza rispetto al metodo di Trithemius consisteva nel variare alfabeto in base alla chiave, invece che in maniera sequenziale.

 

Esempio:

Chiave del messaggio: "chiave"

Testo da crittare: "Tanti saluti"

 

chiav echiave

Tanti saluti

 

abcdefghijklmnopqrstuvwxyz

bcdefghijklmnopqrstuvwxyza

cdefghijklmnopqrstuvwxyzab

defghijklmnopqrstuvwxyzabc

efghijklmnopqrstuvwxyzabcd

fghijklmnopqrstuvwxyzabcde

ghijklmnopqrstuvwxyzabcdef

hijklmnopqrstuvwxyzabcdefg

ijklmnopqrstuvwxyzabcdefgh

...

vwxyzabcdefghijklmnopqrstu

...

zabcdefghijklmnopqrstuvwxy

 

Testo cifrato: Vhvtd wcsctd

 

Per decifrare il messaggio, basta operare al contrario: prendere la prima lettera della frase chiave, ovvero "C" e ricercare nella tabula recta la riga che inizia per tale lettera, ovvero la terza riga. Si utilizza quindi la terza riga come alfabeto per la decifrazione del primo carattere del testo cifrato. Ricerchiamo quindi nella terza riga il carattere V (il primo carattere del cifrato). Vediamo a quale carattere corrisponde sulla prima riga della tabula recta. Tale carattere è la prima lettera del testo in chiaro. Si prosegue prelevando il secondo carattere della chiave, ovvero "H", e cercando la riga della tabula recta che lo contiene come primo, cioè l'ottava. Si utilizza questa riga come alfabeto per decifrare il secondo carattere del cifrato, ovvero "H". Ricercando "H" sull'ottava riga, la troviamo in prima posizione, corrispondente al carattere "A" sulla prima riga della tabula recta. A è quindi il secondo carattere del testo in chiaro. Si prosegue così fino al termine del cifrato.

 

Note

Questo sistema d'uso della tabula recta, migliora notevolmente la sicurezza rispetto al metodo originale di Trithemius e rende possibile cambiare la sequenza degli alfabeti semplicemente fornendo una nuova chiave, fra l'altro di facile memorizzazione.