Crittografia

Girolamo Cardano

 

 

Con l'intento di avere una chiave che varia ad ogni messaggio, Girolamo Cardano, fisico matematico milanese noto per aver pubblicato il primo libro sulla teoria della probabilità, ebbe l'idea di usare come chiave di cifratura il testo stesso che doveva essere cifrato, ripartendo dall' inizio ad ogni nuova parola. La cifratura avveniva per somma della chiave con il testo in chiaro (parliamo sempre di somme con modulo 26, ovvero, qual'ora si superi il valore 26, si inizia a contare di nuovo da inizio alfabeto).

 

Riportiamo la tabella di corrispondenza lettera/posizione per comodità

A

B

C

D

E

F

G

H

I

J

K

L

M

N

O

P

Q

R

S

T

U

V

W

X

Y

Z

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26

 

Esempio:

Testo da crittografare: "Alfa bravo charlie"

 

ALFA ALFAB ALFABRA (Chiave)

ALFA BRAVO CHARLIE (Testo)

BXLB CDGWQ DTGSNAF (Cifrato)

 

Il sistema appena illustrato introduce un nuovo concetto... errato! Il sistema del Cardano contiene almeno due errori gravi:

  1.  possono esserci due lettere derivanti da una somma. Questo succede normalmente anche con altri sistemi, ma in questo il destinatario non conosce la chiave rappresentata dal testo in chiaro... ed il testo deve invece essere ancora decrittato!

  2. Il destinatario, in relazione a quanto descritto al punto 1, si trova nella stessa condizione di un crittoanalista, con l'unica agevolazione che è già a conoscenza del metodo usato in fase di cifratura, mentre il crittoanalista deve scoprire anche quello.

Non è quindi un sistema comodo, né tanto meno veloce in fase di decrittazione. Come tutte le cose che ruotano attorno a noi, è comunque fonte per nuove idee.